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Stasimo Secondo

 

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CORO:

 

Strofe prima

 

Vorrei essere destinato a conservare per sempre la purezza nelle parole e nei gesti, per la quale esistono leggi immutabili, generate lassù in alto: solamente l’Olimpo è il loro padre, non la mano di un mortale, e non potranno mai essere sepolte dall’oblio. In loro vive la grandezza divina, che non conosce il logorio del tempo.

 

Antistrofe prima

 

La superbia è la madre del tiranno, si gonfia inutilmente di cose inutili e dannose; giunta al sommo vertice, essa crolla in un fatale abisso e il piede non l’aiuta a risalire. Io prego la divinità perché non abbia mai fine questo impegno a favore della città; il dio sarà sempre il mio unico signore e protettore.

 

Strofe seconda

 

Se un uomo diventa superbo con atti o parole senza temere la Giustizia, senza venerare i luoghi dove risiedono i numi, un triste fato lo perseguita per la sua rovinosa presunzione; e lo stesso avviene se fa guadagni illeciti e non si astiene dai sacrilegi, se come un folle tocca le cose sacre agli dèi. In tali condizioni, chi potrebbe fermare la vendetta divina e salvarsi? Del resto, se agire in questo modo - senza alcun sentimento religioso - è davvero una cosa che fa onore, a che serve questa mia sacra danza?

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Antistrofe seconda

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Non voglio più andare a Delfi (il sacro centro della terra), né ad Olimpia né al tempio di Abe, se prima non si avvera il detto dell’oracolo, chiaro esempio per tutti. Sommo Zeus, sovrano dell’universo, se è vera la tua fama, che questi eventi non sfuggano al tuo eterno potere; perché la gente ormai non tiene in nessun conto le antiche profezie su Laio, ormai sbiadite; in nessun luogo si onora Apollo: si è perso il sentimento del divino.

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